11 gennaio ore 17.30

Il Meccanico Via San Vitale 2b

Introduzione alle antiche tecniche di stampa a cura di Francesca Marra

Camera oscura: il processo creativo a cura di Giordana Citti

a seguire

Vernissage della mostra

IO E LA PANNOCCHIA di Giordana Citti

in collaborazione con Officine Fotografiche Roma

Lui, nel frattempo, guarda nell'obiettivo e mangia una pannocchia.

Lui mi guarda negli occhi, e continua a mangiarla

“Questa è la storia di un fotografo che mi ha parlato di sé. Mi ha raccontato la sua storia personale, quella di una giovane donna che si fa fotografare sotto il sole cocente di una Trieste d'estate nel Paese di Benito Mussolini”.

Giordana Citti ha acquistato alcuni negativi in bianco e nero in un mercatino. Li ha scansionati con uno scanner fotografico. Lo scanner li riquadra, li spezza, li taglia arbitrariamente. Quei frammenti vanno in camera oscura e lì la visione si stratifica a quella del fotografo e a quella dello scanner. I negativi vengono stampati su carta baritata: è una nuova ed inedita materialità. Giordana Citti sceglie cosa rendere visibile “attraverso le pennellate sulla carta. Questo sviluppo, non è mai il medesimo per ciascuna stampa, ma cambia di volta in volta, in base alla direzione che segue la mia mano, e l’immagine prende forma sotto i miei occhi, lentamente, in maniera graduale a differenza dalla visione istantanea dello scanner”.

I soggetti delle immagini passano un ulteriore vaglio: lo sguardo dell'autrice che fa fatica a ricomporli nella loro integrità, dopo averli visti frammentati su un monitor. “Perché non appartengono solamente a me, sono i ricordi di qualcuno, a me sconosciuto, che hanno viaggiato a lungo divenendo sempre meno nitidi, ordinati e definiti dai loro margini originali”.

Giordana Citti nasce a Roma. Dopo una laurea in “Storia e conservazione del patrimonio artistico e archeologico”, decide di dedicarsi a tempo pieno alla fotografia. Completa la Scuola Biennale di Fotografia nel 2018. Diventa dapprima assistente di camera oscura e in seguito affina la propria formazione professionale lavorando nel laboratorio romano Digid’a Art Prints di Davide di Gianni. Ha preso parte negli ultimi anni a diverse mostre: Of Analogica (Fotoleggendo 2016), Female in March (Lanificio, 2018), Temporary Wall (Fotoleggendo 2018), The Family of no Man (Arles Cosmos, 2018), Elogio all’imperfezione (Fondamenta Gallery 2019), GeneraHumana (Cisternino – BR, 2019).

La mostra IO E LA PANNOCCHIA sarà aperta dall'11 gennaio al 1 febbraio 2025

Giovedì dalle 10.00 alle 13, venerdì a sabato dalle 16 alle 19.30

Info: grenze.arsenali.fotografici@gmail.com