CORSO
WHITEBOX.
Concepire e realizzare un’esposizione
Come si espone un progetto fotografico? Come si costruisce un layout? Come si comunica un progetto espositivo?
Il corso intende colmare il divario tra portfolio e parete.
Il seminario offre ad artisti e fotografi una piccola, utile, cassetta degli attrezzi: qualche strumento in più per essere spettatori consapevoli e curatori attivi.
La sapienza e la consapevolezza operativa nasce dall’analisi di modelli espositivi esistenti, dalla conoscenza dell’identità degli spazi e della forma dei luoghi.
Un’esposizione dovrebbe intrattenere, informare, raccontare storie, costruire argomenti, educare e soprattutto trasformare l’inaccessibile e lo sconosciuto in accessibile e familiare.
Oggi più che mai l’opera si realizza nell’incontro con lo spettatore che ha il compito di cercarla per trovare il senso del proprio presente.
Un allestimento deve fare dell’opera innesco per rileggere la realtà.
Costruire un percorso espositivo significa quindi scegliere, prendere la propria posizione, ricordare e accettare un senso non definitivo ma aperto alla complessità.
Inizio corso: dal 22.01.2025
Modalità: in presenza e ONLINE (classe mista)
Orario: mercoledì dalle 18:30 alle 20:00
Docente: Simone Azzoni
Durata: 9 lezioni di 90 min.
Costo: 180 euro + 15 di tessera associativa
Numero iscritti: minimo 5
Tematiche
Il curatore, il mediatore: modelli
modelli espositivi: Wundercamera, collezione, archivio, White Cube, Quadreria, sciame
l’allestimento: un dialogo tra artista, identità dello spazio
L’allestimento in spazi convenzionali, allestimento in spazi non convenzionali.la costruzione di un Layout: modelli narrativi, poetici, espressivi, formali. La relazione tra le opere.
comunicare una mostra: la didattica, il laboratorio
l’ufficio stampa, il comunicato, la rassegna stampa, loghi e sponsorSimulazione di un allestimento in uno spazio da definirsi: progettazione, layout, esposizione
BIOGRAFIA del docente
Simone Azzoni (Asola 1972), si è laureato in lettere moderne e filosofia etica nel 1996. Ha iniziato il suo percorso nel 1988 quando era assistente curatoriale del Maestro Colalucci durante il restauro della Cappella Sistina e contemporaneamente giornalista cronista attivo. È critico d’arte e docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea presso lo IUSVE (dal 2012). Da ottobre 2023 è docente di Estetica delle arti visive presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia (Brescia). Insegna inoltre Lettura critica dell’immagine e Storia dell’Arte presso l’Istituto di Design Palladio di Verona (dal 2005). Nel 2021 è stato docente di Storia della grafica all’interno del Master Editoria Giornalismo - Management Culturale presso l’Università degli Studi di Verona. Si interessa di Net Art e New Media Art e Art marketing tips. Ha curato numerosissime mostre in luoghi in Italia e all’estero. È critico teatrale per riviste e quotidiani nazionali. È autore di seminari di Lettura critica dello spettacolo presso l’Università di Verona ed autore di testi teatrali rappresentati in tutto il mondo. Organizza rassegne teatrali di ricerca e sperimentazione con La Fondazione Teatro Nuovo di Verona e dal 2012 è co-direttore artistico di Theatre Art Verona. È Creatore, Direttore Artistico e Curatore di Grenze - Arsenali Fotografici, direttore artistico dello spazio multidisciplinare Il Meccanico. Tra le pubblicazioni recenti, per la casa editrice Universitaria è uscito "Frame – Videoarte e dintorni", per Mimemis “Smagliature” e nel 2021 “Teatro e fotografia. Conversazioni con Enrico Fedrigoli”e, per LazyDog “Lo sguardo della gallina” e nel 2024 “Wim Wenders: 1964-1984”catalogo della omonima mostra da lui curata a Verona.
Suoi insegnanti e punti di riferimento sono gli studiosi/Maestri del Kitsch: Roberto Togni e Gillo Dorfles.