Secret Garden è un progetto che regala una visione inedita dell'incantevole Villa Lante, uno dei più noti giardini manieristici italiani del XVI secolo, votata, nel 2011, "Parco più bello d'Italia".

La cornice fiabesca trasforma la modella in una creatura quasi eterea, che dialoga con lo spazio con una selezione di abiti realizzati da un team di creativi, in una contaminazione cromatica e ambientale che nutre le composizioni fotografiche e le splendide architetture. Gli scenari enigmatici e monumentali del parco e l'atmosfera sognante degli scatti, realizzano quella magia senza tempo di Pablo Neruda: "Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti.”

Identità mutanti, ibridi arcaici confondono le prospettive di un labirinto prima mentale che arboreo. Dentro la razionale scacchiera disegnata in un eden tutto terrestre, abitano le forme della metamorfosi che già spinse Matthew Barney sui lidi dell'illecita contaminazione tra uomo e animale. Il labirinto è lo scacco divertito della razionalità misurante. Lo sapeva Peter Greenaway che nei suoi Giardini di Compton House confonde l'onirico con la golosità dell'estetismo romantico. Qui l''eco degli sfarzi passati vive nella sontuosità degli ambienti, trascende il concetto stesso di bellezza e restituisce uno scenario profondamente romantico e raffinato.

La donna passeggia, esplora, lo sguardo teso verso un altrove a cui solo lei sembra destinata ad accedere, perdendosi in un dedalo di emozioni, forse alla ricerca di qualcosa, o forse nell'attesa di qualcuno.

Il tempo sospeso lascia galleggiare la vista, catturata in una rete di colori che imbriglia l'occhio dell'osservatore, guidandolo in un viaggio fatto di sinestesie sensoriali che crescono progressivamente nel climax del percorso espositivo. Come in un ludico rincorrersi tra le prospettive del giardino all'italiana di Much Ado About Nothing si specchiano il guardare e l'essere guardato, prima che l'aura fatata della fata modella svanisca nell'immagine stessa.

Susi Belianska e Simone Azzoni

Susi Belianska è una fotografa di moda e ritratti con sede a Milano. Dopo aver fatto esperienza nel settore prima come modella, poi come produttrice e location manager per clienti internazionali, una volta conseguito il Master in Economia presso l'Università LUISS di Roma ha deciso che la sua passione per la fotografia dovesse diventare un lavoro a tempo pieno.

Nel 2007 inizia il suo percorso professionale scattando diverse campagne per marchi nazionali e internazionali. Collabora con case editrici internazionali come Condè Nast, Vogue Italia, GQ,

L'Officiel, D Repubblica e molte altre. Non mancano progetti personali nell'ambito dell’arte. Nel 2013 ha vinto il Nikon Talent Photo Contest presentato ed esposto nella categoria Fashion and Glamour durante la fiera internazionale d'arte contemporanea Artissima. Ospite regolare al Photo Festival de Mode di Cannes, nel 2012 è entrata nella shortlist dei Sony World Photography Awards nella categoria moda. Dal 2014 è rappresentata da prestigiose agenzie fotografiche.

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EN Version

The Secret Garden project offers an exceptional view of the magical Villa Lante, one of Italy's best-known 16th-century mannerist gardens, voted 'Italy's most beautiful park' in 2011. The fairy tale setting transforms the model into an almost ethereal creature, dialoguing with the space in dresses made by a team of creative designers. As a result, the chromatic and environmental contamination enhances the photographic compositions and the stunning architecture.

The enigmatic and monumental scenarios of the park and the dreamy atmosphere of the photographs realise the timeless magic described by Pablo Neruda: "Everyone has an own fairytale that cannot be read alone. Everyone needs someone who, with wonder and enchantment, can read it and tell it back”.

Shifting identities and archaic hybrids blur the perspectives of both mental and arboreal labyrinth. The labyrinth is the amused checkmate of measuring rationality. Is the contamination between humans and animals. These gardens - such as the Compton House - confuse the oneiric dimension with the deliciousness of romantic aestheticism. Here, the echo of past splendour lives in the opulence of the rooms, transcends the concept of beauty and restores a profoundly romantic scenario. The woman wanders, explores. Her gaze stares towards an elsewhere that only she seems destined to access, losing herself in a maze of emotions, perhaps searching for something, or waiting for someone.

Suspended time catches the observer, leading to a journey of sensory synaesthesia that grows progressively in the climax of the exhibition. As in a playful chase among the perspectives of the Italian garden of Much Ado About Nothing, looking and being looked at are mirrored, before the fairy aura of the fairy model fades into the image itself.

Susi Belianska e Simone Azzoni

Susi Belianska is a fashion and portrait photographer based in Milan, traveling worldwide according to the assignments she receives.

After she experienced in fashion business first as a model, then as a producer and a location manager for international clients, while taking a successful post graduation Master in Economics at LUISS University in Rome, she decided that her passion for photography had to become her full- time employment. In 2007 she became a pro and started to shoot various campaigns and catalogues for national and international brands. She collaborates with International publisher such as Condè Nast -Vogue Italia, GQ, L’Officiel, D Repubblica, among many others. She develops as well her personal projects within fine art.

In 2013 she won the Nikon Talent Photo Contest presented and exhibited during the international contemporary art Artissima fair in the category Fashion and Glamour, regularly invited to participate at the Photo Festival de Mode of Cannes. In 2012 she was in shortlist of the Sony World Photography Awards in fashion category. From 2014 she is represented by prestigious photo.